La pitta salentina, parente del gattó napoletano, pare abbia origini borboniche, d'altra parte, il sud Italia rappresentava il regno delle due Sicilie, per cui, analogie si riscontrano nelle regioni che lo componevano con piccole variazioni sul tema.
Vediamo cosa ci occorre
Ingredienti:
1 kg. di patate
1 kg di cipolle dorate o anche bianche
200 g di rodez grattugiato, in alternativa metà pecorino e metà grana padano
3 uova
200 g di passata di pomodoro
250 g di olive nere denocciolate
capperi q.b.
sale, pepe, pangrattato q.b.
alcuni aggiungono anche del prosciutto cotto oppure del tonno, io evito queste aggiunte.
Lessare le patate e quando sono ancora calde schiacciarle.
Nel frattempo preparare il ripieno facendo stufare le cipolle affettate con un poco di olio extravergine di oliva. Quando le cipolle sono cotte aggiungere la passata e far addensare.
Condire il ripieno con le olive e i capperi, assaggiare e regolare di sale.
Preparare la teglia imburrando e passando il pangrattato,
dividere la purea di patate precedent
emente condita con le uova, il formaggio, il prezzemolo, sale e pepe, in due parti uguali.
Con una parte formare un primo strato, formare un secondo strato con il ripieno di cipolle lasciando lungo il perimetro un mezzo centimetro senza ripieno.
Infine fare un terzo strato con la restante purea di patate e condire con formaggio, pangrattato e un giro di olio extravergine di oliva.
Infornare in forno statico preriscaldato a 200° per 30/40 minuti.
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